Nel panorama territoriale l’Iveser è tra le realtà culturali che più attivamente si è impegnata nel recupero e nella valorizzazione del patrimonio storico-documentario della città di Venezia e del suo territorio in età contemporanea, assicurando la conservazione di una importante documentazione, che altrimenti sarebbe andata irrimediabilmente dispersa. L’Istituto custodisce un notevole complesso documentario, in gran parte disponibile al pubblico, formatosi attraverso i numerosi depositi archivistici che si sono succeduti nel corso del tempo e che ne hanno costituito, per così dire, il patrimonio storico, corrispondenti ad oltre 60 fondi, per oltre 1.700 faldoni e 175 metri lineari, riguardanti la storia politica, sindacale, culturale, sociale veneziana e nazionale del Novecento. L’Iveser è disponibile ad accogliere nel suo archivio ulteriore documentazione da parte di privati, associazioni, imprese, istituzioni.
Per consultare l’archivio è necessario compilare una domanda di consultazione e osservare le norme del Regolamento, avendo riguardo anche alle norme contenute nell’art. 11 del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali per scopi storici, negli altri Codici che disciplinano il trattamento e la protezione dei dati personali (in particolare il D.Lgs 196/2003), negli artt. 122-127 del “Codice dei beni culturali e del paesaggio” (D.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42) e le Regole deontologiche per il trattamento a fini di archiviazione nel pubblico interesse o per scopi di ricerca storica (19 dicembre 2018) che recepiscono le prescrizioni del GDPR 2016/679. Sono altresì rispettati eventuali vincoli specifici dettati dai depositari e le condizioni di conservazione dei documenti. Per la consultazione del materiale archivistico gli orari sono i seguenti: Lunedì, mercoledi e venerdì: 9.00-15.00. L’Istituto, oltre al proprio archivio (in senso stretto), conserva documenti depositati da enti e persone. Tra gli archivi conservati si ricordano: il fondo del Convitto Scuola “Biancotto”, il fondo dell’Associazione provinciale Volontari della Libertà di Venezia, il fondo dell’Associazione provinciale Fiap-Gl di Venezia, il fondo Aldo Damo, il fondo Giuseppe Turcato, il fondo Giannantonio Paladini, il fondo Giovanni Tonetti, il fondo Riccardo Ravagnan, il fondo Camillo Gattinoni, il fondo Cesco Chinello, il fondo Umberto Conte, il fondo Agostino Zanon Dal Bo, il fondo Benito Canever, il fondo Giorgio Cavanna, il fondo Camera del Lavoro Metropolitana di Venezia, il fondo Filcea di Venezia, il fondo Emanuele Battain, il fondo Giovanni Filipponi, il fondo della Federazione provinciale di Venezia dell’Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia, il fondo Luigi Scano, il fondo Luigi Scatturin (con la documentazione del processo al Petrolchimico di Porto Marghera), il fondo Renzo Biondo. Oltre all’archivio documentario l’Istituto conserva anche un archivio di fonti audiovisive, un archivio fotografico e un importante collezione di manifesti. ARCHIVIO
Documenti, fotografie, manifesti, audiovisivi
Accesso
Orari
Martedì e giovedì: 9.00-17.30.
Poichè gli orari di apertura potrebbero – per motivi di servizio – subire variazioni, si raccomanda di prendere appuntamento chiamando al numero 041 8502357 o scrivendo a info@iveser.it. Il patrimonio archivistico
L’Istituto aderisce alla Rete degli Archivi del Veneto Siar.