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PROGETTI SPECIALI

Le stanze di Rossana

A partire dall’estate 2021, l’Iveser ospita la biblioteca, alcuni arredi dello studio e altri materiali di Rossana Rossanda e K.S. Karol. Doriana Ricci, erede e interprete della sua volontà, ha scelto questo luogo perché Rossanda definiva Venezia “l’unico luogo” di cui era “nostalgica”.

Rossana e Venezia

Rossana Rossanda (1924-2020) ha trascorso alcuni anni importanti della sua formazione a Venezia, dapprima tra il 1932 e il 1937, e successivamente, ancora, durante la guerra, tra il 1942 e il 1943. Di questa sua esperienza veneziana ha parlato varie volte, ma in particolare riferimenti importanti si trovano sia nell’autobiografia pubblicata da Einaudi nel 2005, e intitolata La ragazza del secolo scorso, sia in un’intervista realizzata da Giulia Albanese nel 2002, nell’ambito del progetto “Memoria resistente”. L’intervista, che era rimasta inedita per volontà di Rossanda, è ora apparsa in versione integrale sulla rivista “Venetica” nel numero 61 del 2021.
Rossanda ha avuto negli anni molteplici occasioni di rapporto con Venezia e con molti veneziani, amici del tempo della giovinezza, del Partito o de “Il Manifesto”. Ha avuto anche rapporti significativi con Iveser tra la fine degli anni ’90 e i primi anni 2000, complice soprattutto l’amicizia e il legame con Cesco Chinello, Franca Trentin, Mario Isnenghi, e, successivamente, grazie all’intervista del 2002, con Giulia Albanese. Ci piace ricordare che il 21 maggio 2003 Rossanda ha partecipato a Venezia (Aula magna Iuav) alla presentazione del volume curato da Cesco Chinello di interviste ai metalmeccanici, Metalmeccanici. Vita, lavoro e sindacato in 126 interviste, e nel 2005 ha recensito uno dei libri usciti dal progetto “Memoria resistente”, Il mosaico vivente della memoria (“il Manifesto”, 12 gennaio 2005), oltre a scrivere, postumamente, del volume autobiografico di Cesco Chinello, Un barbaro veneziano (Un barbaro comunista, “il Manifesto”, 17 aprile 2010).

Dove

Le Stanze di Rossana si trovano al secondo piano di Villa Hériot, Giudecca 54/P, sede dell’Iveser; sono visitabili durante gli orari di apertura dell’Istituto o su prenotazione.

La Biblioteca

La biblioteca di Rossanda e Karol è composta da circa 3.500 volumi, per lo più in italiano, ma non esclusivamente. Oltre ai testi pubblicati da Rossanda e Karol, in diverse edizioni e lingue, la biblioteca comprende volumi sui diversi temi di interesse per i due intellettuali: tra questi si distinguono oltre a opere di personalità e pensatori del mondo comunista, e diversi saggi di cronaca e riflessione politica – sull’Italia e l’Europa –, volumi di storia italiana, europea e internazionale; un nucleo di romanzi; uno dedicato al pensiero delle donne; ma anche diversi volumi di storia dell’arte, uno dei grandi ambiti di interesse di Rossana Rossanda. L’inventariazione del fondo è in corso a cura di Giorgio Cecchetti.

Iniziative

L’arrivo a Venezia della biblioteca di Rossana Rossanda e K.S. Karol (1924-2014), giornalista polacco-francese, marito di Rossanda e firma storica di “Le Nouvel Observateur” e de “Il Manifesto” sarà l’occasione per organizzare, sotto l’egida dell’Iveser, e con la collaborazione degli amici di Rossanda e Karol, iniziative di riflessione, di discussione e di incontro intorno alle loro idee e alla loro opera. Intanto, proprio qui a Venezia, al CZ95 della Giudecca, il 6 ottobre 2021 si è svolto un dibattito a un anno dalla scomparsa di Rossanda, con la partecipazione di Luciana Castellina, Massimo Cacciari e Mario Isnenghi, coordinati da Giulia Albanese.
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