Fondo Coordinamento cittadino per la giornata della Memoria
Con la legge n. 211 del 20 luglio 2000 il Parlamento italiano istituisce il Giorno della Memoria, celebrato il 27 gennaio di ogni anno «al fine di ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati».
Dal 2002, a Venezia, la ricorrenza è organizzata dal Coordinamento Cittadino per il Giorno della Memoria che riunisce – su iniziativa della Presidenza del Consiglio Comunale – i vari uffici comunali competenti (Servizi di Progettazione Educativa, Ufficio Cinema, Politiche Giovanili, Centro Pace, Ufficio Stampa), la Comunità Ebraica e le altre associazioni cittadine che, già da tempo, “fanno memoria” in città (l’Associazione Figli della Shoah, attivissima nella scuola dell’obbligo; l’Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea, impegnato nella ricerca e divulgazione della storia novecentesca; le associazioni partigiane che ogni anno portano la loro testimonianza nelle scuole e accompagnano centinaia di studenti veneziani e mestrini nei luoghi della deportazione e dello sterminio).
Nel corso del 2005 è stato costituito presso l’Iveser un archivio che raccoglie i materiali cartacei e audiovisivi prodotti in questi anni dal Coordinamento. Duplice lo scopo dell’iniziativa: creare una memoria storica del lavoro fin qui svolto e, insieme, un serbatoio di informazioni utili per i progetti futuri. All’archivio si accompagna una catalogazione sistematica di tutte le iniziative svolte a Venezia e provincia a partire dal gennaio 2001; di tutti i materiali, le esperienze, i contatti raccolti; una rassegna stampa sulle iniziative stesse; una banca dati relativa a scuole, comuni, municipalità, enti e associazioni private che hanno promosso o collaborato a manifestazioni per il Giorno della Memoria; un “censimento” dei testimoni, degli studiosi e degli altri oratori coinvolti. E inoltre una bibliografia, filmografia e “sitografia” su persecuzione e deportazione nella nostra provincia, con particolare attenzione alle ricerche prodotte dalle scuole.
Il nucleo originale dell’archivio, costituito da 6 buste, per un totale di una cinquantina di fascicoli, è stato poi ampliato e aggiornato nel corso degli anni.
Dal 2002, a Venezia, la ricorrenza è organizzata dal Coordinamento Cittadino per il Giorno della Memoria che riunisce – su iniziativa della Presidenza del Consiglio Comunale – i vari uffici comunali competenti (Servizi di Progettazione Educativa, Ufficio Cinema, Politiche Giovanili, Centro Pace, Ufficio Stampa), la Comunità Ebraica e le altre associazioni cittadine che, già da tempo, “fanno memoria” in città (l’Associazione Figli della Shoah, attivissima nella scuola dell’obbligo; l’Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea, impegnato nella ricerca e divulgazione della storia novecentesca; le associazioni partigiane che ogni anno portano la loro testimonianza nelle scuole e accompagnano centinaia di studenti veneziani e mestrini nei luoghi della deportazione e dello sterminio).
Nel corso del 2005 è stato costituito presso l’Iveser un archivio che raccoglie i materiali cartacei e audiovisivi prodotti in questi anni dal Coordinamento. Duplice lo scopo dell’iniziativa: creare una memoria storica del lavoro fin qui svolto e, insieme, un serbatoio di informazioni utili per i progetti futuri. All’archivio si accompagna una catalogazione sistematica di tutte le iniziative svolte a Venezia e provincia a partire dal gennaio 2001; di tutti i materiali, le esperienze, i contatti raccolti; una rassegna stampa sulle iniziative stesse; una banca dati relativa a scuole, comuni, municipalità, enti e associazioni private che hanno promosso o collaborato a manifestazioni per il Giorno della Memoria; un “censimento” dei testimoni, degli studiosi e degli altri oratori coinvolti. E inoltre una bibliografia, filmografia e “sitografia” su persecuzione e deportazione nella nostra provincia, con particolare attenzione alle ricerche prodotte dalle scuole.
Il nucleo originale dell’archivio, costituito da 6 buste, per un totale di una cinquantina di fascicoli, è stato poi ampliato e aggiornato nel corso degli anni.