Fondo Giuseppe Turcato
Giuseppe Turcato nasce a Castelfranco Veneto nel 1913. Dopo la rotta di Caporetto si trasferisce con la famiglia a Venezia nella casa della nonna materna. Impiegato alla Società adriatica di elettricità (Sade) Turcato frequenta gli ambienti intellettuali cittadini aderendo al Pci veneziano clandestino sin dagli anni Trenta. E’ stato uno dei leader della Resistenza veneziana (ideò e partecipò all’azione partigiana del 12 marzo 1945 al teatro Goldoni di Venezia gremito di fascisti e tedeschi durante una rappresentazione di Pirandello) ricoprendo l’incarico di segretario del Comitato di liberazione regionale Veneto. Nel dopoguerra viene eletto consigliere comunale di Venezia per due tornate amministrative (1946-1955). Nel 1955 scaduto il suo mandato, Giuseppe Turcato lasciò il Pci e ogni attività politica. Impiegato della Sade, viene più volte discriminato per le posizioni politiche e sindacali. Intellettuale autodidatta, ha pubblicato alcune recensioni di libri e diverse pubblicazioni sulla Resistenza a Venezia. Disponeva di una notevole biblioteca letteraria e politica e di un vasto archivio soprattutto su Salgari, di cui fu appassionato cultore, poi donati alla Biblioteca civica di Verona; appassionato di scacchi fu tra i più grandi autori di letteratura scacchistica. È stato tra i fondatori dell’Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea. Si spense il 23 ottobre 1996, all’età di 83 anni, chinando il capo sul tavolo della sede veneziana dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia.
L’archivio Giuseppe Turcato è stato versato all’Iveser dall’Anpi provinciale di Venezia (che a sua volta lo aveva ricevuto dalla famiglia) nel 1999 dopo la scomparsa di Giuseppe Turcato avvenuta nel 1996, ed è stato implementato da successivi versamenti. Il fondo si compone di documenti, originali e in copia, raccolti da Turcato fin dal dopoguerra; cospicua la documentazione riguardante le vicende della Resistenza veneziana (relazioni, prospetti, stampa e volantini clandestini) della quale Turcato fu uno degli animatori; altrettanto cospicua la raccolta di articoli e ritagli provenienti da saggi, volumi, pubblicazioni periodiche e quotidiane. Da segnalare anche alcuni documenti (verbali di riunioni, appunti, relazioni) del Comitato federale del Pci veneziano durante il periodo clandestino e numerosi fascicoli con le schede originali personali della Commissione per il riconoscimento delle qualifiche partigiane. Il fondo è stato parzialmente ordinato da Marco Borghi nel 2000 ed è consultabile.
Nota bio-bibliografica: Giuseppe Turcato (a cura di), Kim e i suoi compagni, Venezia, Marsilio, 1980; Giuseppe Turcato, Frammenti di autobiografia di Giuseppe Turcato, introduzione e cura di Cesco Chinello, “Venetica”, XIV (2000), terza serie, pp. 143-187; Alberto Melinato, Per una biografia politica di Giuseppe Turcato, tesi di laurea, Università degli studi Ca’ Foscari di Venezia, relatore Mario Isnenghi, a.a. 2007-2008; Giulio Bobbo (a cura di), Memorie di “Marco”. Antifascismo e Resistenza a Venezia nei racconti di Giuseppe Turcato, Verona, Cierre – Iveser – Anpi 7 Martiri, 2015.