Fondo Mario Bonifacio
Mario Bonifacio, nato a Pirano d’Istria nel 1928, è, negli anni della Resistenza, partigiano nel GAP della sua città. Dopo la fine della guerra si diploma all’Istituto nautico di Trieste e prende il mare: per anni sarà il suo luogo di lavoro, fino all’assunzione nel cantiere di Arona della società di navigazione “Lago Maggiore” nel 1953 e nell’ACNIL (Azienda comunale di navigazione interna lagunare, ora ACTV), a Venezia, nel 1961. Esule negli anni ‘50, assieme alla sua famiglia, nel campo profughi a Prosecco di Trieste per via del passaggio del suo paese natale all’ex Jugoslavia, oggi vive a Mestre ed è attivista per l’ANPI (Associazione nazionale partigiani d’Italia) mestrina nonché presidente onorario dell’Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea. Nella primavera del 2015 ha donato questo piccolo fondo documentario ora conservato dall’Iveser raccolto durante gli anni della sua militanza nell’Associazione partigiani: si tratta di documentazione di vario tipo riguardante la storia dell’antifascismo, della Resistenza – in particolare di Venezia, ma non solo – e la rielaborazione della sua memoria collettiva attraverso le celebrazioni delle ricorrenze e degli anniversari negli anni ’70 e successivi. Sono inoltre presenti 18 prime pagine e pagine interne (in fotocopia, formato 50 x 70 ca) di numeri del quotidiano “Il Gazzettino” dal 22 gennaio 1943 al 21 gennaio 1945 con in evidenza, quindi, le notizie provenienti dai vari fronti di guerra. Una volta giunto in Istituto l’insieme delle carte è stato riordinato secondo aree tematiche individuabili al suo interno formando così le 5 unità che lo costituiscono.
Per la consultazione del fondo ci si può basare sul seguente elenco delle unità formate con il riordino:
- Storia della Resistenza a Venezia e in Italia. Il fascicolo raccoglie materiale vario (ritagli di giornali, fotocopie da libri, appunti manoscritti e dattiloscritti prevalentemente degli anni ’70, ’80 e ‘90) riguardante singoli episodi della storia della Resistenza (ad esempio l’8 settembre, il rastrellamento di Val del Biois, la “beffa del Goldoni”, la liberazione di Mestre) e il contributo dato da partigiani noti e meno noti come Toni Adami, Erminio Ferretto, Oreste Licori; sono inoltre presenti fotocopie di documenti prodotti tra il 1943 e il 1945 da formazioni partigiane come la Brigata Tollot o la Federazione veneziana del Partito comunista italiano.
- Manifestazioni, rievocazioni, celebrazioni degli anniversari della Resistenza. Il fascicolo raccoglie materiale vario (volantini, locandine, una rivista, ritagli di giornali) riguardante soprattutto celebrazioni e commemorazioni dei fatti e delle date che hanno scandito la storia della Resistenza nel Veneziano; presente un sotto-fascicolo dedicato alle celebrazioni del trentennale della Liberazione organizzate dall’ACNIL (Azienda comunale di navigazione interna lagunare).
- ANPI, ANPPIA, Comitato unitario antifascista. Il fascicolo raccoglie documenti di vario tipo (comunicati, ordini del giorno, corrispondenza degli anni ’80 e ‘90) e di vario oggetto prodotti dall’ANPI nazionale, dal provinciale di Venezia, dalla sezione di Mestre, dall’ANPPIA (Associazione nazionale perseguitati politici) di Mestre.
- La Resistenza nella letteratura. Il fascicolo raccoglie ritagli di giornali e comunicazioni riguardanti esempi di rielaborazione letteraria – in prosa e in versi – dell’esperienza resistenziale di autori come Franco Calamandrei, Neri Pozza, Francesco Moisio.
- Stampa degli anni della guerra. Fotocopie (18 tra prime pagine e pagine interne, formato 50 x 70 ca) de “Il Gazzettino”, 22 gennaio 1943 – 21 gennaio 1945.
Nota archivistica di approfondimento: legato all’esperienza dell’esodo dai territori giuliano-dalmati passati dopo la seconda guerra mondiale all’ex Jugoslavia, è disponibile alla consultazione on-line un altro piccolo fondo documentario prodotto da Mario Bonifacio e raccolto sotto forma di digitalizzazioni dal Settore comunicazione ai cittadini e Sistema bibliotecario del Comune di Venezia per il progetto, realizzato in collaborazione con l’Iveser, Archivio del ricordo – Memorie giuliano-dalmate a Venezia.