Fondo Vladimiro Carlon
Vladimiro (Miro) Carlon [Venezia 1925-2018]; completati gli studi nel 1940 verrà contattato da Dante Dall’Osso e Vittorio Romanin per creare un gruppo di giovani antifascisti. Assunto in Ferrovia verrà trasferito a Bolzano dove lo coglie l’8 settembre 1943; assieme ad altri ferrovieri effettuerà azioni di sabotaggio fino alla fine di agosto 1944 quando si unirà ad una brigata partigiana del Tesino. Alla fine del ’44 a causa di una grave bronchite tornò a Venezia partecipando all’insurrezione in un Gap cittadino. Nel dopoguerra si iscrisse al Pci e alla Cgil, rientrato in Ferrovia fu nominato segretario del sindacato ferrovieri. Nel 1950 costituì l’Associazione Italia-Urss. Dal 1956 al 1975 fu segretario della Commissione di controllo federale del Pci, nel 1971 venne eletto membro della Commissione per gli enti locali del Consiglio regionale (fino al 1975). Nel gennaio 1965 la Camera del Lavoro di Venezia lo incaricò di formare l’Etli (Ente turistico lavoratori italiani) con incarico di direttore generale che manterrà fino al 1995. E’ stato anche presidente dello Spi/Cgil provinciale di Venezia. E’ autore di alcuni saggi storici.
Il fondo è stato versato da Miro Carlon all’Istituto nel marzo 2014 e si compone prevalentemente di carte e documenti del Pci veneziano (relazioni, verbali, congressi, rassegne stampa) dagli anni ’50 agli anni ’70; vi sono, inoltre, documenti su Porto Marghera, sull’Urss e sulla Cecoslovacchia.
Nel settembre 2019, dopo la scomparsa di Carlon avvenuta nell’aprile 2018, la famiglia ha effettuato un secondo versamento documentario.
L’archivio è in fase di riordino e non ancora consultabile.