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9 dicembre 2004 > Mirano mette in scena la sua Resistenza, “La Nuova Venezia”

Mirano mette in scena la sua Resistenza

La città di Mirano mette in scena sé stessa. A 60 anni dall’eccidio di sei partigiani miranesi avvenuto nella notte tra il 10 e l’11 dicembre del 1944 in quella che sarebbe poi diventata piazza Martiri della libertà, il Comune, con la partecipazione dell’Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea, l’Anpi e il Centro pace, in occasione della giornata della memoria della città di Mirano, presenterà oggi e domani lo spettacolo «Città (r)esistente». Uno lavoro coordinato da Sandra Mangini (che già aveva dato vita ad un laboratorio teatrale per il recupero della memoria storica a Graspo d’Uva a Spinea) e Giuseppina Casarin (della Compagnia delle acque, ha lavorato all’«Orda» di Gian Antonio Stella) che si sviluppa come un racconto a più voci scritto grazie alle testimonianze dei cittadini miranesi e che sarà accompagnato da canti e musiche degli anni della Resistenza. Lo spettacolo conclude il laboratorio teatrale condotto da Sandra Mangini dedicato alla memoria dei martiri della Resistenza a Mirano. Oggi alle 10 viene presentato, con l’introduzione di Franca Trentin, all’auditorium degli istituti scolastici di via Matteotti per i ragazzi delle medie e superiori. Domani alle 20.45 invece sarà messo in scena nel teatro di villa Belvedere (ingresso gratuito). La fucilazione del 1944, seguita da una seconda nel gennaio del 1945, fu un brutto colpo per i partigiani della zona di Mirano, costretti a trasferirsi in formazioni limitrofe o a sospendere l’attività. Lo spettacolo sarà anche l’occasione per ricordare Bruno Ballan, il noto partigiano morto lo scorso agosto.
 
Francesco Furlan
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