Il confine mobile e la sua storia diplomatica nel dopoguerra
Martedì 10 febbraio 2015, ore 11.15
Istituto Tecnico "A. Mozzoni", Mestre
Interventi di Mario Bonifacio, Arrigo Bonifacio e Franco Cecotti
coordina Maria Luciana Granzotto
coordina Maria Luciana Granzotto
Martedì 10 febbraio 2015, ore 16.00
Centro Culturale Candiani, Saletta seminariale, Mestre
Introduzione Mario Bonifacio, esule istriano e Iveser
Interventi
Franco Cecotti, Isml FVG Trieste
Arrigo Bonifacio, Università di Trieste
Introduzione Mario Bonifacio, esule istriano e Iveser
Interventi
Franco Cecotti, Isml FVG Trieste
Arrigo Bonifacio, Università di Trieste
coordina Maria Luciana Granzotto
L’incontro proposto dall’Iveser intende affrontare la questione dell’area alto adriatica e della sua storia quale risultato complesso e complicato per l’ampiezza temporale dei contrasti diplomatici risalenti al tardo periodo risorgimentale, ma anche per lo scontro di contrapposti nazionalismi e, infine, per le divisioni ideologiche che in tale area hanno caratterizzato la guerra fredda. Affrontare il tema della mobilità del confine orientale è un modo per rendere più esplicite le ragioni di una secolare contesa dai caratteri politici, economici, etnici.
Per celebrare il Giorno del Ricordo lo Stato Italiano ha scelto il 10 febbraio, giorno in cui la neonata repubblica firmò il trattato di pace del 1947. La sola scelta di questa data indica l’importanza ricoperta dalla diplomazia nella complessa questione del confine orientale italiano nel secondo dopoguerra: la conoscenza della storia diplomatica si rivela dunque la chiave necessaria per poter pienamente comprendere eventi quali l’esodo, le foibe e l’annessione di Istria, Fiume e Dalmazia alla Jugoslavia di Tito.
Per celebrare il Giorno del Ricordo lo Stato Italiano ha scelto il 10 febbraio, giorno in cui la neonata repubblica firmò il trattato di pace del 1947. La sola scelta di questa data indica l’importanza ricoperta dalla diplomazia nella complessa questione del confine orientale italiano nel secondo dopoguerra: la conoscenza della storia diplomatica si rivela dunque la chiave necessaria per poter pienamente comprendere eventi quali l’esodo, le foibe e l’annessione di Istria, Fiume e Dalmazia alla Jugoslavia di Tito.