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Centro Documentazione Trentin
rEsistenze
Iveser
Giovedì 19 aprile 2018, h. 17.30
Teatro dei Frari, Venezia
Presentazione della nuova edizione di
Croce sulla schiena
di Ida D’Este
[Cierre/Iveser/rEsistenze/Centro Trentin, 2018]
Con uno spettacolo di Sandra Mangini
Oggi, a cento anni dalla nascita dell’autrice, e a 36 anni dall’ultima ristampa, viene riproposta una quarta edizione di Croce sulla schiena, per far conoscere a un nuovo pubblico di lettori questo libro ormai introvabile. Per l’interesse storico documentario che riveste, e per la freschezza e l’efficacia letteraria della scrittura, essenziale ed asciutta, è uno dei più bei libri autobiografici sulla resistenza femminile.
In questa nuova edizione il libro è corredato da un ampio apparato di immagini relative a Ida e alle sue vicende biografiche.
In questa nuova edizione il libro è corredato da un ampio apparato di immagini relative a Ida e alle sue vicende biografiche.
La veneziana Ida D’Este, partigiana cattolica, staffetta di collegamento tra il Cln regionale veneto e i Cln provinciali di Venezia, Padova, Vicenza e Rovigo, a fianco di Giovanni Ponti, futuro sindaco di Venezia, arrestata nel gennaio del 1945, è detenuta e torturata dalla Banda Carità a Palazzo Giusti a Padova, quindi deportata nel lager di Bolzano, dove rimane fino alla Liberazione, obbligata a lavorare in una fabbrica di cuscinetti a sfera e a lavare la biancheria dei soldati e delle prostitute del campo.
Dopo la guerra, Ida si impegna come parlamentare democristiana per il riscatto della condizione femminile, sostenendo attivamente la senatrice Lina Merlin nella sua battaglia per la promulgazione e la realizzazione della Legge contro la regolamentazione della prostituzione; quando, amareggiata e isolata dal suo stesso partito, abbandona la vita politica, si dedica con passione alla riabilitazione delle prostitute e alla tutela delle ragazze madri, in strutture di accoglienza che intitola a Giovanna d’Arco, riprendendo il nome che aveva scelto per sé da staffetta partigiana.
Dagli appunti scritti subito dopo la guerra nasce il libro Croce sulla schiena, edito la prima volta nel 1953, che richiama nel titolo sia la sua fede radicale che la croce gialla dipinta nella divisa del campo. Seguendo un percorso molto soggettivo Ida ricostruisce i vari momenti dell’esperienza resistenziale, evocando con autoironia e fierezza anche le vicende più dolorose della tortura e dell’umiliazione del proprio corpo da parte degli aguzzini fascisti e nazisti. Nonostante ciò, vi dominala nostalgia per quel periodo irripetibile, in cui tanti uomini e donne diversi per provenienza sociale, religiosa, politica, accomunati nella lotta e nella sofferenza, hanno vissuto in un’unità di intenti e di passioni.
Dagli appunti scritti subito dopo la guerra nasce il libro Croce sulla schiena, edito la prima volta nel 1953, che richiama nel titolo sia la sua fede radicale che la croce gialla dipinta nella divisa del campo. Seguendo un percorso molto soggettivo Ida ricostruisce i vari momenti dell’esperienza resistenziale, evocando con autoironia e fierezza anche le vicende più dolorose della tortura e dell’umiliazione del proprio corpo da parte degli aguzzini fascisti e nazisti. Nonostante ciò, vi dominala nostalgia per quel periodo irripetibile, in cui tanti uomini e donne diversi per provenienza sociale, religiosa, politica, accomunati nella lotta e nella sofferenza, hanno vissuto in un’unità di intenti e di passioni.