Biblioteca Nazionale Marciana
in collaborazione con
Associazione Culturale Italo Tedesca ACIT di Venezia
Istituto Veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea – Iveser
Mercoledì 2 maggio 2018, ore 17.00
Libreria Sansoviniana, Piazzetta San Marco 13/a
Presentazione del libro
Nel segno dei padri
La storia di Gugliemina e Pete
di Giacomo Marinelli Andreoli
[Venezia, Marsilio, 2017]
Saluto di Maurizio Messina, direttore della Biblioteca Nazionale Marciana, Nevia Pizzul Capello (ACIT) e Marco Borghi (IVESER) dialogheranno con l’Autore.
Guglielmina Roncigli è la figlia di Vittorio, uno dei quaranta civili fucilati nella rappresaglia che la Wehrmacht mise in atto a Gubbio, il 22 giugno 1944, dopo l’uccisione di un ufficiale medico tedesco, Kurt Staudacher, da parte di un gruppo di giovani armati dal gap locale. Le polemiche, nella comunità, sulle responsabilità dell’eccidio – il fatto di sangue più grave in tutta l’Umbria nel periodo dell’occupazione – sono durate decenni. Peter Staudacher è figlio di Kurt. Guglielmina e Peter si incontrano – per caso, ma verrebbe da pensare: per destino – quasi settant’anni dopo. Si riconoscono. Si parlano. Si scrivono, a lungo. Né le colpe, né i meriti dei padri ricadono sui figli: ma Peter e Guglielmina capiscono che l’incontro, per quanto fortuito, ha lasciato in dono una responsabilità: la responsabilità di raccontare, di capire, di comprendere, di perdonare, di riconciliare. La loro storia può sembrare piccola e periferica, ma contiene in sé un messaggio universale. Ovunque un conflitto lascia ferite e macerie; e oggi più che mai c’è bisogno di un esempio come quello di Peter e Guglielmina, che hanno avuto la forza, la tenacia, la capacità di guardare oltre il muro. Le tracce del loro percorso dovrebbero guidarci nelle infinite incertezze del nostro presente.