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Fondo Luigi Scatturin


L’archivio di Luigi Scatturin [Venezia 5 gennaio 1919 – Binasco (MI) 22 ottobre 2009] è stato versato all’Iveser nel novembre 2010 dagli eredi (secondo le sue esplicite, documentate e dettagliate volontà). Luigi Scatturin si è laureato in legge a Padova nel luglio del 1948 con una tesi di diritto penale Capacità a delinquere e pericolosità. Ha ottenuto l’abilitazione professionale e l’iscrizione nell’albo dei procuratori legali nel 1950 esercitando costantemente la libera professione forense fino al 2006. Dal 1960 al 1970 è stato Consigliere dell’Ordine degli Avvocati e Procuratori di Venezia, tra i fondatori del periodico veneziano “Cronaca Forense” (1963) e direttore responsabile della “Rassegna degli Avvocati Italiani”. Ha promosso la costituzione del Sunia provinciale veneziano ed è stato responsabile del Comitato Forense per la difesa giudiziaria e l’informazione degli inquilini e dei senza casa, dal 1976 al 1989. È stato membro di importanti collegi di difesa nazionali, costituiti per rilevanti processi penali e civili negli anni ’70/’80 patrocinando operai, studenti, forze politiche o singoli imputati. È stato difensore delle Parti Civili (Medicina Democratica, Associazione Sindacale Lavoratrici/Lavoratori Chimici della Federazione di Venezia), come di altre persone fisiche, nel processo penale di primo grado contro Montedison, Enichem, Montefibre, e in altri processi relativi al polo chimico di Marghera negli anni ’90 e successivi. Tra le attività svolte nelle istituzioni culturali, (per lui di pari importanza e dignità professionale) è stato componente del Collegio Sindacale della Biennale di Venezia dal 1983 sino allo scioglimento dell’Ente.
La documentazione versata all’Iveser, secondo le sue volontà testamentarie, riguarda questi aspetti della sua attività di avvocato: i processi di rilevanza politica italiana e quelli di rilevanza sociale soprattutto tra gli anni ’60 e ’80. Il primo versamento, effettuato nel 2010 e raccolto in 33 faldoni, è relativo ad alcuni processi politici (appunti, sentenze, dibattimenti, atti, verbali, interrogatori, ecc.) ed all’attività svolta in favore del Sunia di Venezia (corrispondenza, sentenze di sfratto, relazioni, congressi, notiziari, riviste, legislazione). Nel gennaio 2016 si è completato il versamento con l’importante e corposa documentazione relativa al processo al Petrolchimico di Porto Marghera raccolta in 174 faldoni.
Una testimonianza vera del suo modo peculiare di essere e di intendere la professione, che ha esercitato per 56 anni della sua vita, può essere ben riassunta da quanto scritto da lui stesso nel lascito testamentario: “Unica mia certezza è stata quella di dover stare dalla parte di chi perde, in ogni possibile occasione.”
La prima sezione del fondo, ordinato dallo stesso Scatturin, è corredata con alcuni elenchi di versamento ed è consultabile con alcune restrizioni per documenti sottoposti alla legge della privacy (D.Lgs 196/2003); la seconda sezione relativa al processo del Petrolchimico è stata ordinata nel 2016 da Chiara Scarselletti, l’inventario è presente in sede, ed è consultabile con alcune restrizioni per documenti sottoposti alla legge della privacy (D.Lgs 196/2003).

Nota bibliografica: Andrea Milner, Gigi Scatturin e «Cronaca Forense», in Cronaca Forense. Avvocati veneziani negli anni ’60: impegno, modernità e democrazia, a cura di R. Biondo, M. Borghi, A. Milner, Portogruaro, Nuova Dimensione, 2010, pp. 69-72.

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