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Gennaio 2010> Giorno della Memoria – Edizione 2010

La Città di Venezia per il Giorno della Memoria 2010

"Esiste un contagio del male: chi è non-uomo disumanizza gli altri, ogni delitto si irradia, si trapianta intorno a sé, corrompe le coscienze e si circonda di complici sottratti con la paura o la seduzione al campo avverso" (Primo Levi, dalla prefazione a J. Presser, La notte dei girondini).

Se continuare a “ricordare” attraverso la ricorrenza del Giorno della Memoria non può sicuramente rappresentare un vaccino sufficiente al contagio del male, come lucidamente definito da Primo Levi in queste righe, e non è certo attraverso il disbrigo di una formalità commemorativa che immunizza il terreno sociale dai semi dell’odio, ciò nonostante la Città di Venezia si impegna anche quest’anno a dare il suo contributo perché la “verità” sia raccontata ancora una volta, e non cali il sipario dell’oblio sul punto più basso della storia degli uomini, e soprattutto dei non-uomini.
In questo senso, di stagione in stagione, la ricorrenza del Giorno della Memoria rafforza le proprie ragioni di resistenza ad una formula rituale di evocazione remota, assumendo al contrario i caratteri aggiuntivi, tutti contemporanei, di un’intrinseca necessità. Anche quest’anno, gli eventi che da varie parti si preparano a celebrarla sembrano issare sul vessillo esibito della "memoria" una rinnovata battaglia, nel rifiuto di ogni "mostro" generato dalle (s)ragioni della diversità e non uguaglianza umana e sociale.
“Salonicco ’43”, piéce teatrale di Ferdinando Ceriani celebrata in Israele e assai apprezzata nel nostro paese, assume il ruolo di evento principale delle celebrazioni promosse quest’anno dalla città di Venezia, e punta i riflettori su un’altra figura di “giusto” dimenticata dalla storia, quella dell’ambasciatore Guelfo Zamboni console a Salonicco, il quale, resistendo alla paura ed alla “seduzione del male”, salvò centinaia di ebrei dalla deportazione nel 1943.
Accanto a tale evento, numerose sono le iniziative curate dalle Associazioni e dagli enti cittadini, in una partecipazione spontanea che rappresenta l’elemento più significativo rispetto a una manifestazione prevista dalla legge italiana, ma che per la stragrande maggioranza continua a costruirsi dal basso, attraverso il fiorire di tante, diverse, iniziative convergenti, per le quali si rinvia al dettagliato programma.
La partecipazione attiva della Città conferma, quindi, anche in quest’occasione il segnale incoraggiante della volontà di “fare fronte comune” contro la rimozione della verità storica ed al rischio di un suo offuscamento, ribadendo la necessità di identificare nella “Memoria” un segnalibro fisso delle coscienze, nel percorso intrapreso dal nuovo secolo.
 
Per il programma completo delle iniziative clicca qui

 

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