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27 gennaio 2011 > Veneziani dall’antifascismo ai campi di sterminio

Giorno della Memoria 2011

Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea (Iveser)

in collaborazione con   Municipalità di Venezia, Murano, Burano
                                          Comune di Venezia – Presidenza del Consiglio
                                          Circolo Renato Nardi
con il patrocinio di         Ordine Giornalisti del Veneto

Veneziani dall’antifascismo ai campi di sterminio
Due protagonisti dimenticati del mondo dell’informazione: Emilio Scarpa e Bonaventura Ferrazzutto

27 gennaio 2011, ore 17.30
Scoletta dei Calegheri, Campo S. Tomà, Venezia

saluti di Erminio Viero (Presidente della Municipalità di Venezia, Murano e Burano e di Leopoldo Pietragnoli (Ordine Giornalisti del Veneto)
introduce Marco Borghi (Direttore Iveser)
relazione storica di Fabrizio Ferrari (Università di Padova)

 

Emilio Scarpa, dopo un percorso che lo condusse al sacerdozio, abbandonato a quasi trent’anni, si trasferì a Milano come operaio alla Breda, poi lavorò nella nascente industria cinematografica a Roma, in Germania, a Milano, a Torino . Nel 1939 presentò alla Biennale il lungometraggio “Vent’anni di cinema muto in Italia“. Nel 1943 entrò nel nucleo veneziano del Movimento di unità proletaria, guidato da Cesare Lombroso, pubblicò l’edizione clandestina dell’ “Avanti!” e operò i collegamenti con i partigiani del Basso Piave. Catturato dai nazisti fu trasferito a Mauthausen ove morì pochi giorni dopo la liberazione del campo da parte delle truppe alleate.

Bonaventura Ferrazzutto, socialista, fu il più stretto collaboratore di Giacinto Menotti Serrati, direttore del settimanale veneziano “Secolo Nuovo”, e segretario della Camera del Lavoro. Espulso da Venezia con provvedimento di polizia nel 1915 approdò a Milano, e divenne l’amministratore dell’ “Avanti!” sino al 1922 quando il giornale fu distrutto dai fascisti. Passato alla Rizzoli ne divenne il direttore amministrativo; nel 1943 fu tra i fondatori del Centro Clandestino Raccolta Notizie che ebbe un ruolo fondamentale per il Comitato di Liberazione Nazionale. Catturato dai nazisti e trasferito a Mauthausen vi fu eletto rappresentante degli italiani nel Comitato di Liberazione Internazionale del lager che organizzò la rivolta poi detta “dei russi”. Trasferito nel Castello di Hartheim morì il 4 ottobre 1944 dopo inaudite sofferenze  

Iniziativa inserita nel programma ufficiale del Coordinamento cittadino per il Giorno della Memoria, edizione 2011
www.giornomemoriavenezia.it

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