Centro Culturale Candiani – Mestre
Sala conferenza IV piano – Ingresso libero
ne parlano Marcello Flores, Marco Borghi e la regista
Il documentario di Sabrina Benussi presenta un calvario giudiziario durato mezzo secolo, segnato da torture e nefandezze, improntato alla sordità burocratica, all’ipocrisia morale e alla collusione istituzionale, attorno a quella «devianza» interna allo Stato che sembra connaturata con esso e che nondimeno suscita ogni volta indignazione e ribellione in chi ha a cuore la giustizia. Luciano Rapotez: arrestato, torturato e sottoposto per due anni e mezzo a carcerazione preventiva prima di essere assolto dall’accusa di aver commesso un triplice omicidio, infine costretto a emigrare per rifarsi una vita, lontano dagli affetti ormai perduti. Nel film documentario il protagonista, oggi lucido novantunenne, racconta la sua vicenda all’attore e musicista Moni Ovadia. La narrazione viene intervallata dalle riflessioni del magistrato Gherardo Colombo e dello storico Marcello Flores, i quali attraverso il caso Rapotez affrontano temi più generali del periodo storico/politico durante il quale si è sviluppata la vicenda. (dal secondo dopo guerra ai giorni nostri). La colonna sonora originale è stata composta ed eseguita dal maestro Carlo Boccadoro. La storia esemplare di Rapotez, con il ripetuto e perverso fallimento della giustizia dello Stato, ammonisce sulla necessità di un impegno che non può prescindere dall’educazione e dalla partecipazione di tutti.
